1) Desirée, il destino si diverte
“Mi avete resa infelice per tutta la vita e io ho ancora la debolezza di perdonarvi… Ormai, la sola consolazione che chiedo è di sapere che siete convinto della mia costanza. La vita è diventata un martirio per me, da quando so che non potrò più consacrarvela”. (In “Napoleone e le donne” di Federico Masson, dell’Accademia di Francia, Prefazione di Gian Dàuli. Ed. Aurora, Milano, 1934, pag. 29)
Una pubblicazione di molti anni fa, un testo documentato, firmato da un Accademico di Francia. Un‘opera impregnata di una certa retorica, con un linguaggio piuttosto antiquato, con l‘obiettivo di presentare, in una forma intrigante, la figura del protagonista e il mondo femminile che gli ruota intorno.
E‘ noto che i potenti non disdegnano di apprezzare le grazie delle donne. Le figure femminili che Federico Masson presenta nel suo libro, e che avrebbero avuto rapporti con il grande condottiero, suscitano qualche perplessità sui costumi di quel tempo (anche se noi moderni non abbiamo motivo di scandalizzarci).

In quanto a Desirée, era giovanissima quando Napoleone si avvicinò a lei, attratto dalla sua grazia e dalla sua dolcezza. La fanciulla, una parigina piccolo-borghese, era sorella di Madame Clery, moglie di Giuseppe Bonaparte.
I due giovani – Napoleone a quel tempo era un po‘ spiantato – si innamorarono, e ne sono testimonianza alcune lettere da cui si evince che lui, Napoleone, aveva accarezzato l‘idea di sposare la ragazza. Ma si trattò di un breve amore. Il futuro condottiero era facile alle distrazioni.
E quando un sogno svanisce, il cuore (perlomeno a quel tempo) si spezza. Desirée scrive a Napoleone che la sua vita è finita, che il suo cuore è distrutto. Anche questo, quasi sempre, rientra nel gioco delle parti. Un gioco che talvolta può sorprendere Lui sposa – inaspettatamente – Giuseppina Beauharnais, lei, la ragazza infelice, dopo avere respinto alcune richieste di matrimonio, sposa Jean Baptiste Bernadotte, e imparerà ad amarlo di un tenero amore.
Scrive Federico Masson: (Avere abbandonato Desirée) “Fu sempre un rimorso per Bonaparte… Sembra che per tutta la vita si sia preoccupato di farsi perdonare quell’abbandono (op. cit. pag. 30). Quando Napoleone designerà Bernadotte, suo rivale in guerra e in amore, come Re di Svezia, Desirée diventerà regina. Incredibile, come le umane sorti si capovolgano.

Jean Baptiste Bernadotte (dalla rivista “Historia” – pag 17 – Aprile 1993 )
17 agosto 1798 Bernadotte sposa Desirèe Clary, un vecchio amore di Napoleone.
1810 Viene eletto principe ereditario di Svezia. Napoleone lo dispensa dal giuramento di fedeltà e lo scioglie dal vincolo della nazionalità. In ottobre si trasferisce a Stoccolma
1818– Diventa Re di Svezia
1823– Desirée lo raggiunge a Stoccolma dopo avere svolto per molti anni il ruolo di informatrice del marito alla corte di Napoleone e poi a quella dei Borboni.